sono giorni che penso, tanto e a tutto (tanto per cambiare). Ci sono momenti in cui vago talmente tanto con la mente che temo mi vada il cervello in pappa.
Tra le tante idee che mi sono passate per la testa una in particolare mi è parsa interessate.
Da quando ho messo in giro la voce che siamo precari anche in amore stanno mi sono arrivate un po’ di lettere e di testimonianze.
Sfoghi, risate, righe scritte di getto da condividere. All’inizio l’idea di fare un club del “Cuore in pezzi” mi è sembrata un po’ banale, poi mi sono resa conto che siamo tanti, tante, tantissimi! Allora mi sono detta, perché no?
Perché no Amore ai tempi dello stage, perché no il blog sul lavoro precario e perché no anche un po’ d’amore!
Io ci provo, e oggi pubblico una storia curiosa…
Fatemi sapere cosa ne pensate e buona lettura!
Alessia Bottone
C’era una volta…..
Ehmmmm…uomini e donne ai tempi dello stage?? Già mi soffermo sui termini: Uomo, Donna. Pare che la stessa De Filippi si sia accorta già da tempo che per trovare tali esemplari bisogna risalire indietro nel tempo. Ed ecco che compare una delle coppie moderne: Lui, 50 anni circa, lei 30.
Fenomeno curioso. Mi sono chiesta, facendone ovviamente parte, cosa attragga tali soggetti…considerando che spesso il 50enne in questione assomiglia più a mio nonno che a Richard Gere in Pretty Woman. Lui: esemplare di genere maschile. Caratteristiche principali, stabile, sicuro di se, gran collezionista, pare ormai in pensione a causa dell’età… lei, confusa, incerta, insicura….vittima della precarietà, crede di avere trovato la luce. Intendiamoci: dove avere la certezza di un uomo, interessante, stimolante, dotato di indubbia esperienza ma che, così crediamo, non sia più merce rubabile sul mercato??
Già…così crediamo. Tranquille nella nostra oasi di pace e cuoricini, serene perché sappiamo finalmente cosa rispondere ai colloqui di lavoro (‘’Matrimonio? Figli?…guardi sono in pensione!’’ …altro che in stage Alessia! J ).
Siamo bellissime: vogliamo mettere il piacere di guardarsi allo specchio, notare le prime rughe e il sedere che tradisce iniziando a cadere, mentre lui da dietro, appena sveglio (e senza occhiali!!) ci dice: ‘’Eh bè, quanto bella sei così giovane??’’.
Finchè un giorno il segreto si svela… la nemica compare….la chat!
Noi pischelle innocenti e furbe, ben ci siamo guardate dal chiederci all’inizio perché ci abbia scelte. Mentre adoranti ascoltiamo i suoi racconti di gioventù, sapientemente glissiamo sulle parole ‘’inaffidabilità’’, ‘’tradimenti’’, ‘’non impegno’’…dipingiamo, come solo noi donne sappiamo fare, il suo essere come un ‘’che coerente, non ha mai trovato la donna giusta e così non ha preso in giro nessuna’’…
Coerente sì….chiamalo scemo, si trova la badante/infermiera/babysitter/giullare che lo trastulla pure…..
Mentre la rete pullula di altrettante ventenni adoranti, ansiose di conoscere uno più grande…intraprendenti e sorridenti e non affaticate dal dovergli portare mattina e sera la giusta pastiglia per la pressione! Sia mai lasciarle insoddisfatte povere… Sia mai che il nostro latin lover non si incuriosisca un pochetto…
Il tutto per dirci care donnine che alla fine l’età conta proprio poco, nel bene come nel male….l’ometto in questione, affascinante e non imbrigliabile a 30 anni, tale rimane a 50! L’apparente sicurezza è solo evoluzione: da Peter Pan ad Alzheimer.
Poi affascinante rimane….quindi io così me lo tengo! Ma non illudiamoci che sia cambiato…. Si è solo fatto più furbo!
Anonima